Cheratocono sintomi, descrizione e cure Dr. Marco Rossi, Oculista Monza e Milano
Il cheratocono è una patologia degenerativa, che colpisce la cornea, ed è originata, dall’abbassamento della sua durezza strutturale. Appare in età infantile o durante la pubertà, normalmente progredisce fino 35-40 anni, ma a volte, può persistere oltre. Di frequente, il cheratocono è collegato ad altre malattie, come, l’atopia (una propensione genetica a sviluppare reazioni anafilattiche), l’amaurosi congenita di Leber, distrofie corneali, sindrome di Down, malattie della tiroide, malattia del collagene (lassità dei legamenti articolari) ecc.
Descrizione del Cheratocono
Il cheratocono, solitamente coinvolge tutte e due gli occhi, ma spesso, interessa un solo occhio. Il tessuto della cornea, si espande così tanto, da provocare un assottigliamento e una sporgenza a forma conica, in avanti. Il cheratocono viene a una persona su 1500, o anche il doppio, se contiamo i casi di alterazione, provocate dal cheratocono. Il cheratocono può apparire in diversi modi e quando il tessuto si assottiglia, si può creare un foro e bisogna eseguire un trapianto di cornea.
Cause del Cheratocono
Le cause del cheratocono ancora non si conoscono, ma delle ipotesi, sostengono, che le cause possono essere genetiche e legate a fattori esterni, come ad esempio: microtraumi da sfregamento e allergie che possono condizionarne lo sviluppo. L’alterazione della cornea, può essere provocata dall’irregolare funzionamento dei cheratociti, le cellule della cornea, che hanno il compito di rinnovare regolarmente, il tessuto. Questa disfunzione è provocata, dal sovrannumero di alcuni enzimi, come le proteasi e all’abbassamento dei loro inibitori.
Sintomi del Cheratocono
Il cheratocono, rende la vista offuscata e peggiora con l’evolversi della patologia, non si può correggere molto, anche con l’aiuto, di occhiali o lenti a contatto.
Diagnosi del Cheratocono
Il cheratocono deve essere diagnosticato, prima possibile, così da ostacolarlo, prima che possa peggiorare. Il cheratocono è riconosciuto in diversi modi, degli esami permettono di diagnosticarlo precocemente e, prima che si possano manifestare i sintomi.
Gli esami possono essere:
- Tomografia corneale, studia la cornea: curvatura, elevazione e spessore a più livelli.
- La Tomografia corneale, consente pure di individuare l’ectasia, anche la più lieve, analizzando gli indici topometrici e tomografici, della cornea, (Belin-Ambrosio) e ne controlla l’evoluzione.
- Topografia corneale, studia la superficie della cornea, ottenendo così una mappa della curvatura e lo schema altitudinale, della sua superficie.
- Pachimetria, calcola lo spessore della cornea e permette di scoprire il punto più sottile, grazie ad una mappa, che mette in risalto lo spessore della cornea, in ogni punto.
Trattamento del Cheratocono
Il cheratocono viene curato in diversi modi:
- Cross-Linking corneale, che rafforza la cornea e si usa la vitamina B2 e i raggi ultravioletti.
- Il Cross-Linking corneale viene usato soprattutto nelle fasi iniziali della malattia, quando si ha la conferma del suo avanzamento.
- Rimodellamento della cornea collegato a Cross-Linking
- Impianto di anelli intrastromali
- Cheratoplastica lamellare anteriore profonda (DALK)
- Cheratoplastica perforante (PKP).
Occhiali e lenti a contatto, sono adoperati, per migliorare l’acutezza visiva, ma non sono mai consigliati, come terapia del cheratocono.
Prevenzione del Cheratocono
Il cheratocono è una malattia genetica, quindi la prevenzione, non è possibile. Diagnosticare in tempo il cheratocono è fondamentale, perché, se curato nella fase iniziale si può evitare, problema alla vista e si può curare con terapie, non invasive. Una diagnosi fatta in ritardo, può obbligare un trapianto di cornea. Chi ha casi di cheratocono in famiglia, dovrebbe eseguire delle visite oculistiche complete di, tomografia corneale e altri esami dall’età dello sviluppo, dai 3 ai 12 anni specialmente e quando, non si riesce a correggere la vista sfocata, con l’uso degli occhiali.